Push ortho Ankle Foot Orthosis AFO
OrthoOrtesi AFO caviglia-piede

Size Measure Push ortho Ankle Brace Aequi

Ortesi caviglia-piede AFO Push ortho

L’ORTESI PUSH AFO offre un eccellente sostegno in caso di disturbo al sollevamento del piede durante la deambulazione. Il suo innovativo design consente un’andatura naturale e permette di camminare di nuovo in modo sicuro ed efficiente.

Push AFO è un’ortesi caviglia-piede che, combinando diverse funzioni in modo esclusivo, solleva il piede durante la fase di swing (o di oscillazione), sostiene la flessione plantare dopo l’appoggio del tallone e permette, successivamente, la distensione del piede. L’ortesi inoltre offre stabilità laterale all’articolazione della caviglia.

Le fasce elastiche di Push AFO sono regolabili. In questo modo è possibile determinare il grado di sollevamento dinamico del piedenella fase di swing in base alle esigenze personali di chi l’utilizza. All’appoggio del tallone, la funzione di contenimento delle fasce elastiche consente un efficace controllo della flessione plantare. Durante la fase di stance (appoggio) l’ortesi Push AFO consente all’articolazione della caviglia di flettersi e di estendersi liberamente e, durante la fase di distensione dell’avampiede, permette la funzione (residua) dei muscoli del polpaccio, contribuendo ad un’andatura efficiente e naturale.

Di norma, è la calzatura indossata a consentire di fissare l’ortesi attorno al piede; Push AFO, invece, è dotata di un proprio sistema di fasce elastiche di fissaggio. Questo innovativo design consente d’indossare l’ortesi AFO anche con una calzatura leggera, per esempio una pantofola, stando in casa.

(Patent pending)
Push ortho Ankle Foot Orthosis Detail2
Push ortho Ankle Foot Orthosis Detail1

> Indicazioni

  • Perdita di controllo dei muscoli elevatori del piede durante la fase dinamica e di risposta al carico (appoggio del tallone/foot flat) a seguito del cedimento del muscolo tibiale anteriore, eventualmente in combinazione con instabilità della caviglia.
  • Patologie in cui può verificarsi una perdita di funzione dei muscoli elevatori del piede: ictus, ernia, sclerosi multipla, sindrome post-polio, distrofia muscolare, lesioni del midollo spinale, polineuropatia.

CONTROINDICAZIONI:

  • Spasticità da moderata a grave, forma particolarmente grave di piede equino, deformazioni del piede.

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